Quando ci troviamo a voler depositare un brevetto o registrare un marchio, ci sono diverse azioni da compiere per portare la procedura a termine (e, si spera, a buon fine). Una di queste è la cosiddetta ricerca di anteriorità. Sebbene non si tratti di una prassi obbligatoria, la ricerca di anteriorità sia per i marchi che per i brevetti è un’operazione molto importante, meglio se effettuata da professionisti. Se omessa o svolta in modo superficiale, infatti, può dare origine a problemi non indifferenti per i titolari di marchi registrati e brevetti depositati. Vediamo perché.
Che cos’è la ricerca di anteriorità?
La ricerca di anteriorità è uno studio preliminare volto a scoprire se ciò che vogliamo proteggere è effettivamente nuovo o se invece non lo sia e vi sia addirittura il rischio che possa ledere diritti di altri. Marchi e brevetti, infatti, per essere validi devono rispondere a una serie di caratteristiche fra cui quella della novità.
Cosa succede se scopriamo che il nostro marchio o brevetto esiste già?
Se la nostra invenzione o il nostro marchio non sono nuovi può risultare del tutto inutile depositare la domanda di brevetto o richiedere la registrazione del marchio (che non verrebbero concessi) e anzi dovremo verificare di poter andare sul mercato senza correre il rischio di subire azioni legali da parte di chi possiede validi diritti anteriori ai nostri.
Quando è necessario fare una ricerca di anteriorità?
Trattandosi di uno studio preliminare, è opportuno fare una ricerca di anteriorità prima di presentare una domanda di marchio o brevetto. Scoprire un’eventuale anteriorità in questa fase permette di “aggiustare il tiro” prima che sia troppo tardi. Inoltre, nel caso dei brevetti, le ricerche di anteriorità possono essere fatte anche per molti altri scopi, quali invalidare brevetti di concorrenti, verificare se possiamo liberamente attuare una specifica tecnologia o avere una conoscenza generale dello stato dell’arte di un certo settore della tecnica.
Come si fa una ricerca di anteriorità?
Esistono diversi modi per fare una ricerca di anteriorità. Per esempio, è possibile intraprendere l’indagine da soli, consultando le banche dati di brevetti e marchi ad accesso gratuito. Questa strada “fai da te”, però, può nascondere qualche insidia e lasciare molti dubbi.
Per quanto riguarda i marchi, la ricerca deve essere eseguita in tutti i territori nei quali si ha l’intenzione di utilizzare e proteggere il nostro segno distintivo e preferibilmente deve essere estesa non soltanto ai marchi registrati ma anche alle denominazioni sociali, alle insegne e ai nomi a dominio.